Esiste un’antimafia sociale che è stata motore di una rinascita palermitana che ha attraversato gli ultimi decenni e che nessuna persona in buona fede può negare.
Questa antimafia sociale è stata anticorpo persino a 10 anni di buio con un sindaco come Cammarata. Ha dato linfa vitale a movimenti e associazioni che oggi rendono Palermo una città laboratorio di solidarietà e innovazione politica, nonostante le spinte oscurantiste nazionali ed europee.
Ma il processo non è scontato e oggi la cultura mafiosa si sta riorganizzando, anche gettando pubblicamente la sua ombra inquietante sulle elezioni amministrative a Palermo, come dimostra la compresenza
dell’ex governatore condannato per favoreggiamento alla mafia, Totò Cuffaro, e del candidato sindaco del centrodestra, Fabrizio Ferrandelli, alla presentazione della lista di Cantiere Popolare.
Non possiamo permetterlo: non possiamo rischiare di tornare indietro e vanificare 25 anni di cambiamento e di riappropriazione dei nostri territori, della nostra bellezza, della nostra libertà.
Anche con questo spirito, Sinistra Comune nel giorno della Festa dell’Europa attraverserà il 9 maggio le strade di Cinisi, con Peppino Impastato nel cuore. Perché il nostro convinto europeismo è fondato sull’antimafia sociale, di certo non sulle iniziative a braccetto di condannati per mafia, per quanto riabilitati.