Non può che destare preoccupazione il ritorno di pratiche che inquinano la democrazia, come la presentazione di curriculum in un comitato elettorale vicino a Ferrandelli, di cui noi apprendiamo l’esistenza dal quotidiano La Repubblica.
Ma un candidato sindaco non può scoprire dai giornali comportamenti di uomini a lui vicini che, anche se non costituiscono reato, restano comunque eticamente censurabili.
È evidente come la bramosia di riconquista della città da parte degli ex uomini di Cuffaro e Cammarata sia ormai insaziabile, ma è altrettanto chiaro che ad assumersi la responsabilità politica dei comportamenti dei suoi uomini deve essere il candidato del centrodestra Fabrizio Ferrandelli