Sinistra Comune parteciperà alla mobilitazione a Taormina contro il summit G7, previsto per il 26 e 27 maggio. Troviamo importante, in questo presente dai tratti terribili, innanzitutto riaffermare la nostra opposizione alla guerra globale permanente che sembra essere l’unica idea di mondo alla quale inchinarsi. Una guerra i cui contorni si riescono a definire con certezza solo osservando l’enorme business delle armi, della loro produzione ed esportazione dai paesi riuniti nel G7 verso ogni angolo del pianeta, ma in particolare verso gli scenari mediorientali nei quali l’Isis e le formazioni del terrorismo fondamentalista sono più presenti, e che di questo si avvalgono per riprodurre morte e distruzione. L’Italia ha triplicato l’esportazione bellica, e lo stesso Trump, ha iniziato le sue tappe di avvicinamento al summit di Taormina, con l’incontro a Rhiad con la monarchia saudita, suggellando un accordo commerciale per la vendita di armi di oltre 100 miliardi di dollari. La guerra globale coincide dunque con il mercato globale degli armamenti, e pervade ogni mossa, ogni scelta di politica internazionale, ogni dispositivo di governance messo in campo dai 7 “grandi” nei confronti del mondo. Se la guerra ha perso il suo carattere di stato d’eccezione per assumere quello della forma di governo mondiale, anche la pace, che invece è e deve essere l’obiettivo di tutti e tutte coloro che si battono contro ingiustizie, diseguaglianze e povertà, non può più essere considerata come lo spazio, oggi inesistente, tra una guerra e un’altra. La Pace ha bisogno di atti concreti, a partire dalla lotta contro il commercio delle armi e la proliferazione delle servitù militari, che come in Sicilia, sottraggono ai cittadini un bene comune come la terra, per consegnarlo a nuove funzioni di morte. Anche da questo punto di vista, l’eterna lotta tra commons e privatizzazione delle risorse, vede oggi nell’appropriazione operata dal comparto militar industriale legato al g7 di enormi porzioni di territorio destinate all’apparato bellico, un nuovo capitolo. La lotta contro il Muos, contro la base di Sigonella, contro tutte le installazioni militari strategiche nel potenziamento della guerra, è per noi la lotta del comune e della pace contro la privatizzazione dei beni comuni, e della guerra. Lo sfruttamento indiscriminato del pianeta imposto dalla finanza globale che persegue il massimo profitto a costo di ridurre l’intero mondo vivente, umanità compresa, ad oggetto mercificabile di consumo e di profitto è la vera origine di questa guerra globale e del moderno olocausto dei migranti, che ha trasformato il mare che i grandi della terra ammireranno senza vergogna e senza rimorsi, in uno dei più grandi cimiteri del mondo. Ci battiamo per l’apertura di canali umanitari sicuri, contro la criminalizzazione di chi salva le vite, per una accoglienza degna. Per avere sicurezza nei diritti, l’unica possibile. Se il “mercato” è il luogo degli egoismi individuali, il “comune” è il luogo della condivisione e della partecipazione, della circolazione paritaria di saperi, emozioni, sentimenti: in una parola se il “mercato” divide, il “comune” unisce.
Per questo riteniamo che una realtà cittadina come Sinistra Comune, che è oggi anche in campo a Palermo come lista elettorale e si batte per impedire che la prossima amministrazione della città chiuda gli spazi e i percorsi che seppur parzialmente sono stati aperti, discute di G7, di summit internazionali e di tutto questo.
Noi pensiamo che uno dei modi per contrastare l’egemonia indiscutibile che questo sistema esercita sullo sviluppo sociale contemporaneo, sia quella di considerare le città nuovi laboratori per resistere, progettare e praticare un’alternativa allo stato di cose presenti. Per questo Sinistra Comune parteciperà anche dal 9 giugno al Fearless city Meeting a Barcellona, organizzato da Barcelona en Comù, proprio per creare una rete tra città e realtà locali che si oppongono ai diktat governativi e transnazionali in materia di accoglienza, welfare, conversione ecologica dell’economia, democrazia partecipativa, decentramento e beni comuni. Sinistra Comune inoltre continuerà il suo camminare domandando a Luglio, ad Amburgo, attraverso la partecipazione diretta alle giornate di mobilitazione internazionale contro il G20 dal 5 all’8, intervenendo in particolare al workshop sulle città e selle esperienze neomunicipaliste il giorno 6, e partecipando al grande corteo internazionale contro il g20 il giorno 8 luglio.
Crediamo importante anche per una realtà come la nostra, che discute e si occupa soprattutto di Palermo, della nostra città, sentirci parte di qualcosa di più grande, che leghi ciò per cui combattiamo quotidianamente, ad un discorso più ampio, europeo, globale. Sentirci parte, con tutti i nostri limiti e le nostre contraddizioni, di un processo che coinvolge moltissime esperienze, in alcuni casi che amministrano importanti città in Italia e in europa.
Molti nostri attivisti saranno a Taormina, molti continueranno a lavorare anche in Europa, per garantire la nostra presenza a barcellona e ad Amburgo. Molti resteranno a palermo, immersi nelle pratiche faticose e quotidiane dell’alternativa. Molti ancora dovranno occuparsi di elezioni, di assemblee, di autofinanziamento per permettere che Sinistra comune possa fare tutto questo. Ma siamo una comunità politica, piccola ma determinata a crescere, e quindi ognuno e ognuna di noi può fare tutto attraverso quello che fa l’altro. E ogni cosa ritorna come ricchezza, a disposizione di tutti e di tutte. Andare a Taormina, a Barcellona, ad Amburgo, per noi significa occuparci della nostra città.