Servizi pubblici e partecipativi, rispetto della volontà popolare referendaria.

Acqua Pubblica, partecipazione civica nella gestione dei servizi pubblici locali.

Dichiarazione dei portavoce di Sinistra Comune: Alberto Mangano, Antonella Leto, Luigi Carollo e Ramon La Torre


(Palermo, 23/06/2021) – Un quadro sconfortante quello che emerge grazie alle indagini avviate nel 2018 della Procura di Agrigento che oggi, con il fermo di 8 persone tra i vertici a capo delle società di gestione del servizio idrico di Marco Campione, già raggiunto da interdittiva antimafia nel 2018, conferma come con le privatizzazioni del servizio idrico e in assenza di partecipazione e controllo civico nella gestione di un servizio pubblico essenziale, gli interessi illeciti si intrecciano con la peggiore politica e la peggiore pubblica amministrazione.

La Procura di Agrigento si appresta a notificare avviso di conclusione delle indagini preliminari per 50 degli 84 indagati; tra questi anche il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (Fi), l’attuale deputato Francesco Scoma (Iv), l’ex presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi, e l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede.

Gravissimi i fatti contestati che ci inducono ad affermare con sempre maggiore convinzione che i servizi pubblici locali, a partire dall’acqua, non solo non devono essere privatizzati e non devono essere oggetto di profitto nel rispetto della volontà popolare espressa con i Referendum del 2011, (ricordando il fallimento di APS in provincia di Palermo), ma devono introdurre la partecipazione ed il controllo civico nella gestione come previsto peraltro dalla legge 19/15 vigente.

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