Su disabilità, scuola, politica e pandemia. #KatiaOrlando #BarbaraEvola

Aleggiano tante incertezze sulla riapertura delle scuole: i fondi che tardano ad arrivare, le aule non adeguate, il personale docente insufficiente e il numero di studenti per classe sovradimensionato. A ciò si aggiunge lo spettro dei doppi turni e l’oggettiva difficoltà di garantire le norme di sicurezza all’interno delle scuole, specie dell’infanzia e della primaria.
Il mondo della scuola auspicava che la pandemia fosse l’occasione per nuovi investimenti, per rinnovare edifici e potenziare l’organico, per dare nuova linfa al sistema pubblico dell’istruzione. Auspicava, appunto.
Le preoccupazioni si accentuano pensando al futuro degli studenti disabili in Sicilia. Nei lunghi mesi di quarantena, gli studenti con disabilità sono rimasti soli e totalmente a carico delle famiglie che, laddove potuto, li hanno supportati nella “Didattica a Distanza” (DAD), senza l’affiancamento di alcuna figura specializzata e, molto spesso, senza più le fondamentali attività riabilitative e terapie extra scolastiche. Per la maggior parte degli interessati un’esperienza drammatica vissuta in solitudine.
I docenti di sostegno e gli assistenti alla comunicazione sono riusciti a seguire on Line gli studenti la cui disabilità permette di svolgere attività a distanza. Gli assistenti all’igienico-personale, a cui è affidato il compito delicato dell’assistenza alle necessità fisiologiche e altre forme di accudimento, sono invece rimasti a casa, peraltro senza contratto, poiché non è stato loro consentito di convertire il proprio lavoro con l’assistenza domiciliare, previsto da un preciso DPCM.
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Sinistra Comune al Consiglio di strada alla Vucciria

Sinistra Comune accoglie con entusiasmo l’iniziativa del Consiglio della Prima Circoscrizione di organizzare, con le parole del Presidente Massimo Castiglia, “una volta al mese presso le piazze e le strade del centro storico incontri pubblici per discutere e affrontare insieme problemi e proposte per il rilancio del territorio”.

Questa pratica politica incarna completamente il metodo di partecipazione reale e le modalità di costruzione dal basso della proposta e dell’azione politica che Sinistra Comune ha assunto come punti e valori fondativi del suo percorso, mettendo sempre al centro le persone e la cultura dei diritti, la sostenibilità ecologica e la tutela e la promozione di economie sostenibili.

Da questa prospettiva riteniamo fondamentale il tema del primo incontro pubblico lanciato dal Consiglio a Piazza Caracciolo lunedì 25 settembre alle ore 17.30: ovvero il rilancio culturale, sociale ed economico di un luogo così importante della nostra città come il quartiere della Vucciria col suo storico mercato.

E per le ragioni suddette ci attiveremo affinché la pratica dei “Consigli in strada” e della partecipazione diretta delle cittadine e dei cittadini ai processi decisionali si diffonda anche nelle altre Circoscrizioni.

Cara città, #AbbiamoUnPiano per Palermo

Pubblichiamo la lettera scritta da Giuseppe Marsala e letta sul palco la serata di chiusura della campagna (8 giugno 2017).

Cara città, abbiamo un piano per Palermo

darle spazio, rinfrescare l’aria, farle respirare ancora di più profumo di sinistra.
Abbiamo un piano per l’infanzia, per la scuola, per la cultura, per il lavoro, per il welfare, per l’economia e per l’ambiente. Ce l’abbiamo perché partiamo da una parola chiave che sono i diritti. Quelli che riguardano la vita di tutte le persone nel rispetto e nella valorizzazione di ogni differenza: di genere, di età, di religione, di provenienza, di opinione, di censo, di progetto di vita.
Abbiamo un piano per Palermo e ci candidiamo a lottare con lei e per lei e a governarla insieme ai cittadini e alle cittadine uniti intorno alla candidatura di Leoluca Orlando.
Ci candidiamo a governare Palermo perché, nella pratica civica e politica quotidiana, gli uomini e le donne di SX Comune hanno imparato a conoscerne la sua forza e la sua miseria, la sua bellezza e la sua durezza; i suoi drammi sociali e le inedite, generose, sorprendenti, risposte che la città negli anni ha saputo dare.
Ci candidiamo a lottare con Palermo perché abbiamo sulla pelle le sue antiche e nuove cicatrici e perché abbiamo imparato a riconoscere le sorprendenti risorse che la città ha saputo mettere in campo nei suoi momenti più drammatici: dalla reazione alla violenza mafiosa, al deserto della destra berlusconiana, e sino alla costruzione di percorsi di civismo democratico e di cittadinanza attiva che rappresentano nei fatti la sinistra sociale della città. Una sinistra che è una rete ampia, che è molto più che la somma delle singole forze organizzate tradizionali e che fa di Sx Comune il vero tratto di novità della politica a Palermo.
Abbiamo un piano perché Palermo è oggi pronta a sperimentare una nuova e aggiornata stagione di municipalismo capace di valorizzare le esperienze e le risorse della città. Ma nel farlo sa guardare a ciò che di nuovo le fiorisce intorno, anche lontano da qui; pensiamo alla straordinaria proliferazione di talenti, che partendo da Palermo girano l’Europa – e a cui noi dobbiamo dare, ben inteso, l’opportunità di vivere anche qui, se vogliono, questo talento – ma che vivono il territorio europeo non come emigranti ma come palermitani cittadini del mondo;
e guardiamo alla straordinaria capacità della città di accogliere e convivere con chiunque, uomini e donne, da qualunque parte del mondo essi provengano.
Ci candidiamo a governare Palermo, in nome delle tante cose fatte e delle tante cose ancora da fare; E in nome del il suo straordinario potenziale umano, sociale, culturale, sapendo che ciò significa candidarsi a governarne la sua faticosa ma generativa complessità.
E lo facciamo mettendo al centro i diritti perché essi, e solo essi, possono garantire sicurezza, convivenza civile, istruzione, welfare, lavoro.
Mettiamo in alto il loro valore fondante perché solo essi possono sottrarre il lavoro alla speculazione clientelare con cui la mafia ne ha gestito e drogato il cosiddetto “mercato”.
E che oggi vorrebbe tornare prepotentemente a farlo dispiegando quei mezzi e quei metodi della politica che non ci piacciono, che da sempre combattiamo e che speravamo di poter relegare solo al passato..
Parliamo di diritti perché è in questa chiave che va pensato il tema della mobilità delle persone, inteso come opportunità democratica di accessibilità alla città in tutte le sue parti e da tutte le sue parti.
Parliamo di diritti perché pensiamo che una città policentrica allarghi la possibilità delle comunità di autodeterminarsi di più; e di costruire percorsi che dal basso ridisegnino le città. Perché pensiamo che la partecipazione ai processi decisionali è l’unica garanzia perché essi non siano concessioni dall’alto ma capacità di una comunità di crescere insieme mettendo in comune e al centro gli interessi collettivi.
E parliamo di diritti perché crediamo che lo siano l’energia, l’acqua pubblica, l’aria pulita; ma che lo siano anche la libertà di amare chi vogliamo qualunque sia il suo sesso, e che dove c’è amore c’è diritto a tutti i diritti.
Parliamo di diritti perché crediamo che la parità di genere non sia un problema di quote rosa ma sia piuttosto rendere donna i nostri linguaggi, le nostre parole, i nostri modi di stare insieme. Perché crediamo che dell’essere donna non conti solo il riconoscimento di una biologia, ma soprattutto il riconoscimento delle donne come costruttrici e portatrici di narrazioni e di culture.
E sono diritti le strade, le piazze, i luoghi della cultura.
Perché crediamo al Diritto alla Cultura intesa come la capacità delle arti di interpretare le istanze di una comunità e darle voce, darle forma, darle linguaggio. Ma sappiamo che il Diritto alla Cultura coincide con la Cultura dei Diritti. Ed è di questo che ci sentiamo soprattutto Capitale.

Ci candidiamo, dunque, a lottare e governare perché nel tempo triste dell’antipolitica, delle retoriche del nuovismo e del populismo digitale, crediamo che l’unica strada sia quella della politica nel senso più alto e nobile del termine. Quella che ci fa avere una visione del mondo e delle società.
E questo percorso di visione non possiamo che farlo con Leoluca Orlando, l’unico che ancora oggi guarda a Palermo con questa prospettiva. Una prospettiva aggiornata al tempo presente, che vuole consegnare il destino della città nelle mani di un progetto e delle tante donne e dei tanti uomini che…lo sanno fare.
È questo, io credo, il senso più importante dell’invito a Fare Squadra.
Uno slogan che guarda ai cittadini non più come ad una comunità di destino ma come ad una comunità di progetto in cui i prossimi 5 anni non saranno solo il terreno entro cui scegliere il candidato sindaco del 2022. Ma saranno soprattutto il campo delle pratiche che sanciscano definitivamente che… La città lo sa fare.
Volere Leoluca Orlando sindaco, infine, non significa solo dare continuità amministrativa ai cinque anni appena trascorsi.
Ma significa soprattutto il compimento vero della lunga stagione del riscatto di Palermo. Una stagione che va da Portella della Ginestra ad Almaviva, da Danilo Dolci al Mediterraneo Antirazzista, da cortile Cascino a Ballaro’, a Borgo nuovo, a Borgo vecchio allo Zen; da Peppino Impastato a Padre Puglisi da Franca Viola al Pride passando per i lenzuoli sui balconi dopo le stragi del ‘92 e a quelli stesi sui poveri corpi di tutte le vittime della mafia.
Ripartendo, dunque, dalla primavera interrotta, e poi riiniziata, che questa stagione capace di attraversare 4 generazioni può oggi finalmente trovare il suo definitivo compimento. E’ in nome di questa stagione che la sinistra a Palermo si è riunita e sostiene la candidatura a Sindaco di Leoluca Orlando

Cara Città, Abbiamo un piano per Palermo. E lo sappiamo anche suonare bene. E dunque W la musica, W Orlando, W Palermo e Sinistra Comune!

Disegno di Alvaro Siza©

★ Adelante Sinistra Comune ★ Festa di chiusura

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L’8 Giugno, in piazza Sant’Anna, abbiamo un piano!

Per festeggiare e ricordarvi di votare Sinistra Comune, l’unico argine contro il ritorno dei vecchi arnesi della politica e contro il qualunquismo digitale eterodiretto.

Perché Sinistra Comune garantisce la partecipazione dal basso e un civismo democratico che unisce la Sinistra palermitana e i movimenti in un’assemblea cittadina permanente. Perché Sinistra Comune è l’unica lista che si batte per la Sicurezza Dei Diritti come unico strumento a tutela di Infanzia, Scuola, Casa, Lavoro, Welfare, Conversione Ecologica, Cultura.

Per ricordarvi di votare Sinistra Comune e Orlando Sindaco, perché grazie a lui ed alla sua amministrazione oggi si parla di Palermo come Capitale della Cultura, Capitale dei/delle Giovani e Capitale dell’Accoglienza e non più come Capitale della Mafia.

L’8 giugno abbiamo un piano (e tanti altri strumenti e tanti Dj) per festeggiare e ricordarvi di votare Sinistra Comune perché c’è un solo modo per non essere complici: lottare per essere felici.

Dalle 19 fino a tarda notte, musica live e aperitivo, ricca area food, speaker corner, esposizioni e tanto altro.
Suoneranno: gli Agnello, le scuole di Musica Kandinskij e Virgin Jazz con Aldo Lombardo, Rita Collura, iODIO CAPORRIMO (tributo a Caparezza).

Ed in chiusura il POP SHOCK.

La serata verrà condotta dai/dalle nostri/e portavoce. Sarà presente anche Leoluca Orlando.

#AbbiamoUnEcoPiano che pedala! Tour in bici con Sinistra Comune

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#AbbiamoUnEcoPiano! E anche due gambe per pedalare e portare in giro per la nostra città, le idee, gli entusiasmi, le proposte di Sinistra Comune per Palermo.

Il programma di Sinistra Comune va benissimo sulle due ruote a pedali, così come su tutti mezzi della mobilità sostenibile.

Tutte le nostre proposte, infatti, si basano sulla cura e l’educazione al bene comune, sul rispetto della natura e la sostenibilità delle scelte, qualsiasi esse siano, dal piano ecologico a quello economico-sociale. Le nostre proposte, su ambiente ed ecologia, sono raccolte in un libro verde che si chiama proprio #AbbiamoUnEcoPiano.

Bellezza, qualità della vita, sport e salute, sostenibilità: basta poco per rendere queste parole degli imperativi del buon vivere di comunità e di cittadinanza, per tutti e in ogni luogo.

E allora unitevi a questa pedalata cittadina! Si parte alle 16,30 da Piazza Castelnuovo, nei pressi del Palchetto della musica e si proseguirà secondo un itinerario di circa 12 km, che passa per alcune delle principali vie cittadine. Qui trovate l’intero percorso: https://goo.gl/GCxNME.

Potete unirvi nel punto dell’itinerario a voi più congeniale e ricordate di indossare una maglietta rossa per incrementare questa massa colorata e pedalante di uomini e donne che credono già in una città felice, ecologica e in cui le differenze sono il vero valore di ricchezza e prosperità da preservare e rafforzare.