Antonio Vassallo

Antonio Vassallo

Antonio Vassallo, fotografo, nasce a Palermo nel 1966, vive da sempre a Capaci. Al fianco di Gianni Mina’, in centro America, ha raccontato con i suoi scatti, pagine di storia mondiale, come la visita di Giovanni Paolo secondo a Cuba. È tra i fondatori del Gruppo Giovanile 88 e del locale circolo Legambiente che, nel paesino alle porte di Palermo, si occupava di attività socio-culturali e ambientali. La battaglia più importante quella per la libera fruizione di uno dei tratti più belli della costa palermitana, contro la cementificazione selvaggia. Da uomo libero e senza guinzaglio, con nessuna tessera di partito in tasca e da sempre vicino a Leoluca Orlando, ha ricoperto la carica di consigliere comunale per 5 mandati consecutivi intercettando sempre quel voto libero da compromessi e di opinione. Impegno politico con lo sguardo sempre attento ai giovani, ai temi ambientali e con la convinzione che Capaci da tempo e’ ormai la nuova periferia di Palermo. L’intuizione e la fantasia hanno sempre distinto le sue iniziative …esempio ne e’ l’attuale campagna elettorale al grido di vota Antonio vota Antonio. Quel maledetto 23 maggio del 1992 e’ tra i primissimi ad arrivare sul luogo della strage . Si allontana dopo che uno dei superstiti dell’attentato, il poliziotto Angelo Corbo (oggi suo carissimo amico), ancora sotto choc, gli punta il mitra contro. Tornato dopo pochi minuti, scatta delle foto che gli vengono sequestrate, foto assenti dagli atti giudiziari e mai più ritrovate. All’indomani della strage, è ideatore e autore, assieme ad alcuni amici, della scritta NO MAFIA nella casina sulla collina di Capaci, da dove venne azionato l’esplosivo che fece saltare l’autostrada. Oggi, quasi quotidianamente, in quella che è stata ribattezzata la casina NO MAFIA, si ritaglia un po’ di tempo per incontrare tutti gli studenti che passando da Capaci, vogliano conoscere la storia di quel dannato 23 maggio 1992, e la successiva resistenza dei giovani siciliani. Il prossimo 23 maggio prenderà’ il via dal luogo della strage una sua mostra fotografica itinerante con tappe in Italia e all’estero. Un racconto di 30 scatti dedicato a chi, con enormi sacrifici, e lontano dai riflettori, lavora per ridare dignità’ al nostro Paese.

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