Circoscrizione: VIII.
Parole chiave: sinistra, mobilità, accoglienza, sviluppo, territorio.
28 anni, nato e cresciuto a Palermo, disoccupato.
La mia storia è legata alla militanza nelle associazioni studentesche, al movimento de l’Onda e a quella magnifica esperienza aggregativa, sociale e culturale che è stata a Palermo il Blow Up. Nonno materno contadino e dirigente comunista, padre di Lotta Continua e sindacalista, cresciuto a pane e uguaglianza, oggi faccio parte di un’associazione che si dedica alla raccolta di fondi per la ricerca oncologica e la cura dei tumori.
Una delle motivazioni più pressanti che mi ha spinto a candidarmi è l’assoluta mancanza di socialità e di spazi all’interno dell’8 Circoscrizione.
Non esistono luoghi gratuiti in cui i giovani possano svagarsi, come per esempio uno skate park in una villa che potrebbe essere Villa Trabia o Giardino Inglese, non esiste una biblioteca, magari in un edificio confiscato alla mafia, aperta fino a mezzanotte per garantire alle studentesse e agli studenti di poter studiare e confrontarsi, senza dover necessariamente spostarsi nelle distanti biblioteche universitarie.
Deve essere aumentato il numero degli asili nido comunali, non è possibile che siano quasi esclusivamente i privati ad occuparsi della formazione e dell’assistenza ai nostri piccoli.
È necessaria una ricognizione degli spazi da dedicare all’emergenza abitativa, perché è impensabile che nel 2017 esistano ancora cosi tante difficoltà nel garantire un tetto sopra la testa a tutti.
Occorre fare pressione su RFI e sulle aziende appaltanti di anello e passante ferroviario, perché portino a termine nel più breve tempo possibile le opere affidate loro e al tempo stesso offrire soluzioni ai commercianti ed ai residenti penalizzati dai lavori. Inoltre è necessario seguire da vicino la sistemazione delle aree ricavate dall’interramento del binario del passante ferroviario perché vi siano realizzati parchi, opere e strutture utili alla collettività.
Ma soprattutto è necessario aprire al più presto un centro anziani, perché i nostri nonni e le nostre nonne sono costretti a passare le loro giornate a casa, da soli o in compagnia delle badanti, davanti la tv. Servirà sicuramente un servizio di trasporto che li vada a prendere a casa, li faccia stare insieme e trascorrere qualche ora in compagnia, rendendoli protagonisti di un cambiamento che per Palermo è necessario se non vitale!
Più in generale voglio che l’amministrazione si apra al territorio e alle proposte dei cittadini più di quanto sia stato fatto negli ultimi 5 anni, e intendo rendermi tramite e motore di questo confronto.
La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione.