Edoardo (Eddy) Governale

Eddy Governale

Parole chiaveCultura, Ambiente, Diritti, Civiltà.

Impiegato statale, dipendente civile del Ministero della Difesa, ho lavorato per una trentina di anni presso l’Ospedale Militare di Palermo fino alla sua chiusura, e da pochi anni al Gruppo Selettori (caserma Tukory); sposato, due figli, dai 20 anni in poi attivo in diversi gruppi teatrali di Palermo come attore e autore, in seguito cofondatore delle Cozze, gruppo musicale in attività da tre decenni; autore ed interprete di canzoni, video e spot ironici per campagne referendarie ed elettorali, e sono stato nella direzione artistica di un circolo Arci promuovendo eventi teatrali, musicali e culturali.

Nel 2007 sono stato candidato ed eletto all’Ottava Circoscrizione da indipendente nella lista di Rifondazione Comunista, e da Consigliere mi sono occupato soprattutto di rispetto e cura dell’ambiente e del territorio e di disabilità e barriere architettoniche; rieletto nel 2012 sono stato Presidente della Commissione Cultura, elaborando e curando, (tra gli altri), progetti con studenti dell’Accademia di Belle Arti e con il carcere per minori Malaspina; non avendo ricevuto riscontri per nessuna delle funzioni propositive da me ideate (tutte gratuite per l’Amministrazione e approvate dall’intero Consiglio) ho smesso di convocare la Commissione rinunciando ai gettoni di presenza di tutti i componenti della Commissione.

Penso che da troppo tempo a Palazzo delle Aquile manchi una rappresentanza di sinistra, ho sempre partecipato con convinzione a tutte le iniziative volte a riunirne tutte le anime, e il percorso di Sinistra Comune e del suo programma mi rassicura e mi consente di prendere in considerazione l’opportunità di dare un contributo al Consiglio Comunale.

Cultura, non per pochi, che avvicini le persone e che non sia appannaggio di pochi eletti, ma che serva ad elevare e migliorare i cittadini; penso che attraverso la cultura si possa contribuire ad imparare il vivere civile e il riconoscere l’altro.
Ambiente e diritti, a cominciare con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche; una capitale della cultura deve avere la massima attenzione alla possibilità per tutti di poter circolare senza pericoli o impedimenti, ed il controllo e la responsabilità su lavori mai fatti o fatti male o non controllati da chi ne ha il dovere deve essere un imperativo categorico.

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