Emilia Martorana

Emilia Martorana

Parole chiavevalore, rispetto, diritti

Sono nata a Palermo 53 anni fa, ho vissuto sempre a Palermo, tranne un periodo di quattro anni durante i quali ho vissuto e lavorato a Milano, già allora, infatti, esisteva la cd. “fuga dei cervelli” sempre che anch’io possa far parte di tale categoria (sono laureata in giurisprudenza ed abilitata alla professione forense di avvocata). Sono separata e mamma di una figlia (20 anni) un figlio (18 anni) e di una cagnolina di nome Mimì (6 anni). Dal 1988 lavoro come dipendente nel settore pubblico, prima presso l’INPS e successivamente, e ancora oggi, presso la Regione Siciliana. A tal proposito, garantisco di non essere né una furbetta né una fannullona, ma, sicuramente, una privilegiata e non per le fandonie che spesso invadono i giornali locali o le TV domenicali, mi sento privilegiata per l’indubbia prerogativa di avere un lavoro a tempo indeterminato, di poter godere di ferie, di poter restare a casa quando non sto bene e di percepire uno stipendio commisurato al lavoro svolto ed oggi questo è , purtroppo….un privilegio.

Mi sono sempre occupata di Diritti, intesi come espressione della dignità del genere umano e riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale: il diritto all’uguaglianza senza distinzione di sesso, razza e credo religioso, il diritto al lavoro, il diritto alla salute. Me ne sono occupata sul luogo di lavoro come responsabile sindacale aziendale prima della CGIL poi dei COBAS e come componente del Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni della Regione Siciliana, e me ne occupo ancora oggi come Referente per le Pari Opportunità del Dipartimento nel quale lavoro, e come componente del Forum Permanente contro le molestie e la violenza di genere della Regione Siciliana nominata ed in rappresentanza dell’Assessorato Regionale della Salute.

Mi sono occupata di Diritti all’interno di Sinistra Ecologia e Libertà, nella qualità di responsabile per i diritti nella provincia di Palermo, nel quale ho militato dal 2011 fino al suo scioglimento avvenuto pochi mesi fa (oggi milito in Sinistra Italiana). In particolare del diritto all’autodeterminazione delle donne, dei diritti civili delle coppie di fatto, dei diritti alla salute (mi occupo della battaglia sulla corretta applicazione della L.194/78 sull’aborto, della disabilità – faccio tra l’altro parte dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, malattia “cara compagna” della mia vita, della salubrità dell’ ambiente che ci circonda e del diritto ad un fine vita dignitoso).

Sono componente del Coordinamento Antiviolenza 21luglio di Palermo sin dalla sua nascita, avvenuta nei giorni immediatamente successivi al femminicidio di una giovane donna trapanese. Il Coordinamento, composto da Associazioni e singole donne, si occupa di contrastare la cultura patriarcale e maschilista, alla base del delitto di femminicidio, nonché dell’autodeterminazione delle donne. Nei mesi scorsi, siamo riuscite ad ottenere in affitto un bene di proprietà del Comune di Palermo, e nel mese di marzo abbiamo inaugurato la “Casa mediterranea delle donne”, culturalmente rivolta a tutte le donne palermitane e provenienti da qualunque parte del mondo perché, Palermo, la Sicilia, il Mediterraneo, sono il centro, la culla del mondo. La Casa è anche la nuova sede della Biblioteca delle Donne dell’UDI.

Perché mi candido? La mia vita, le mie battaglie, la mia identità culturale, mi spingono a dare valore alla nostra città laddove insistono resistenze,contribuendo, lavorando nel e sul territorio, a diffondere il rispetto delle differenze di genere, il rispetto del bene comune ma anche dell’ambiente, e soprattutto provare con ogni mezzo che mi sarà possibile usare, a mitigare la sempre maggiore forbice tra povertà, causata dalla perdita o mancanza di lavoro, e benessere soprattutto quello conquistato sulla pelle e a discapito della povera gente.

email: emilia.martorana@libero.it
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